"Sono contenta di aver avuto un ruolo in un progetto che è di grande bellezza dal punto di vista sociale. Quando sono arrivata il progetto che era nato con l’assegnare alla Società Pensplan la mission di sviluppare la previdenza complementare a quel punto il progetto era già molto conosciuto e diffuso, con tutti i fondi forti dal punto di vista economico e cresciuti. A quel punto abbiamo introdotto l’idea di un progetto di welfare complementare, passando dalla dimensione del pensiero per la previdenza alla dimensione di accompagnare lungo l’arco della vita delle persone a una serie di progetti che potevano giovarsi del fatto che avessero aderito a un fondo di previdenza complementare. Quando sono arrivata la percentuale di donne che aderivano alla previdenza complementare in relazione agli uomini era più o meno simile, ma l’ammontare delle posizioni previdenziali fra uomini e donne aveva una differenza significativa. Il motivo è che molte donne prediligono un part-time e quindi versano meno nella previdenza obbligatoria e complementare, molte scelgono lavori autonomi e quindi vengono pagate meno dei colleghi uomini. Questo è un problema che va affrontato dal punto di vista delle politiche sociali e del lavoro in senso lato con forte determinazione. Quello che abbiamo potuto fare come Regione e come Pensplan è stato istituire un momento di informazione importante coinvolgendo la cittadinanza e le associazioni femminili, istituire dei corsi di formazione in collaborazione con le camere di commercio in favore delle lavoratrici autonome che aderiscono meno alla previdenza complementare, ma anche migliorare le provvidenze che tramite Pensplan e tramite la Regione e le Province autonome vanno a sostenere i lavoratori in difficoltà nei versamenti previdenziali e quindi nella possibilità di essere sostenute nei peridio di assistenza ai famigliari non autosufficienti e ai figli."
Violetta Plotegher
Ex Assessora regionale alla previdenza complementare