Sempre più spesso sono gli insegnanti a segnalare alle famiglie eventuali difficoltà di apprendimento.
Questa segnalazione può arrivare nei primi anni di scuola primaria oppure, se nessuno se n’è accorto prima, alle medie.
A questo punto un genitore potrebbe chiedersi: “ma qual è l’età giusta per intraprendere l’iter che può portare alla diagnosi di DSA?”
Nascono, soprattutto, se il bambino è ancora molto piccolo dubbi sul far avere una diagnosi così presto, magari per paura di limitare il bambino.
“Non è che poi si siederà sulle difficoltà?”
“Non è che si approfitta?”
“E se poi si spaventa?”
Queste sono solo alcune frasi che magari sono passate anche nella tua mente.
E sono dubbi leciti, ecco perché devi impegnarti assieme agli insegnanti per fare un modo che il livello della richiesta non sia basso.
Non si deve mai mirare al minimo, soprattutto perché si tratta di ragazzi con ottimo potenziale, che va solo tirato fuori.
Allo stesso tempo, imparando a conoscere il suo modo di pensare, il bambino potrà diventare consapevole in modo più veloce di quelle che sono le sue capacità e potrà così affrontare le classi superiori con una marcia in più.
Se la diagnosi è tardiva, alle scuole medie o oltre per intenderci, possono nascere altre difficoltà.
Molto spesso i ragazzi più grandi, una volta scoperta la dislessia (o altri DSA) si vergognano ad usare gli strumenti, non riescono ad accettare con facilita questa nuova caratteristica.
Quindi a che età è giusto fare i test? Quando vi rendete conto che ci può essere qualche difficoltà.
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