L'aspetto più sottovalutato del mondo della dislessia è la parte emotiva delle difficoltà che vive un ragazzo.
Magari il PDP è stato fatto, vengono stabiliti gli strumenti compensativi e dispensativi e tutto dovrebbe funzionare, ma...
Non sempre è così.
Tra le parti del PDP da tenere in considerazione dovrebbe essere valutata con enorme attenzione l'area emotiva del ragazzo perché è il motore reale dei risultati (o dei mancati risultati).
Ci sono dei momenti in cui il ragazzo può andare in difficoltà e gli servirebbe semplicemente avere un insegnante che si avvicina e lo rincuora o tranquillizza.
Infatti, nonostante mappe o schemi, il ragazzo può entrare in un momento di torpore con il quale sembra proprio non vedere nemmeno quello che dovrebbe aiutarlo per passare al meglio la verifica.
In quel momento il ragazzo, infatti, va in contatto con emozioni non particolarmente produttive e fatica a vedere la luce in fondo al tunnel nel quale si è infilato.
Quel blackout significa per lui: "Ecco, come sempre non ce la farò!"
Ma che fare? Serve che nel PDP venga considerato questo aspetto e che ci sia un punto di incontro con l'insegnante (basterebbe guidare il ragazzo almeno nella fase iniziale).
Parti dal fargli dare una risposta positiva e poi magari rendi le domande più complesse.
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