Le guerre d’indipendenza scozzesi – seconda parte
Dopo la morte di Wallace (raccontata nella puntata precedente), la causa scozzese perse di forza ed Edoardo arrivò quasi a sottomettere la Scozia. Fu solo dopo la battaglia di Bannockburn che le cose cambiarono e Robert poté davvero fregiarsi del titolo di re.
Per anni si susseguirono scaramucce intervallate a periodi di pace, poiché Edoardo II era in altre faccende affaccendato; con suo figlio le ostilità ripresero in maniera molto meno organizzata fino a cessare del tutto.
Errata corrige: verso la fine della puntata un 1320 diventa un 1302, chiediamo venia.
Dopo i titoli di coda non perdete la nuova edizione di “papere di storia”!
Fonti bibliografiche:La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.
Immagine di copertina: Copia d’archivio della Dichiarazione di Arbroath (1320) conservata presso i National Records of Scotland. I sigilli (solo 19 rimanenti su un totale stimato di circa 50 in origine) sono le “firme” dei baroni. Fonte: Wikimedia commons. Altre immagini: La statua (di epoca recente) di Robert the Bruce al castello di Stirling. Fonte: Wikimedia commons. L’assassinio di John Comyn per mano di Robert the Bruce e Roger de Kirkpatrick davanti all’altare della chiesa di Greyfriars a Dumfries, il 10 February 1306, come immaginato da Henri Félix Emmanuel Philippoteaux nel 1856/1857 in un’illustrazione per “Cassell’s Illustrated History of England, vol. 1”.
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