Fra il 1835 e il 1836 il Texas, allora facente parte del Messico, insorse contro il governo centrale guidato dall’autoproclamatosi dittatore Antonio L. de Santa-Anna. I motivi erano molteplici: militari, giuridici, economici e culturali; molti uomini arrivarono dagli Stati Uniti per appoggiare la causa dei loro ex-connazionali emigrati e i combattimenti furono vari e aspri. Fra la fine di febbraio e i primi di marzo del 1836 un manipolo di uomini tenne e perse la fortezza di Alamo. Quasi tutti gli occupanti morirono e, col tempo, la Battaglia Alamo divenne oggetto di profonda retorica nazionalista.
Fonti bibliograficheLa sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.
Immagine di copertina The Fall of the Alamo (1903) di Robert Jenkins Onderdonk rappresenta Davy Crockett che usa il fucile come una clava contro le truppe messicane. Fonte: Wikimedia Commons. Altre immagini Ritratto di James Bowie fra il 1831 e il 1834 circa, del pittore George Peter Alexander Healy. Fonte: Wikimedia Commons. Il presidente messicano Antonio Lopez de Santa Anna nel 1852; litografia di Craig H. Roell. Fonte: Wikimedia Commons. La cappella di Alamo nel 2009. Fonte: Wikimedia Commons.
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