Un tempo era più facile trattare criticamente il videogioco considerandolo nei suoi aspetti più funzionali. Si era più disposti ad integrare le sue eventuali incongruenze narrative nel tessuto ludico - e viceversa - all'insegna di una funzionale "giocabilità".
Molte delle critiche mosse a Days Gone si sono concentrate sulle sue discutibili plausibilità narrative, rilevando così una trasformazione dei riferimenti critici dei giocatori disposti adesso a guardare oltre gli aspetti meramente tecnici ed estetici di un videogioco.
Si tratta di un nuovo paradigma che esprime una reale maturazione critica? O solo una isolata linea di tendenza?
Logan e BraunLuis ne discutono in una calda notte di luglio, rispolverando sogni lucidi che coinvolgono uno Spiderman in VR, esplorazioni ambientali di giochi indie su itch.io e le inevitabili considerazioni sul doppiaggio di Netflix per Evangelion a cura di Gualtiero Cannarsi.
Buon ascolto.
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L'episodio è stato editato con PodCleaner di Alex Raccuglia.
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