Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, nato a Bologna nel 1922. Pasolini era molto legato al paese di sua madre Casarsa della Delizia nel Friuli dove passò molte delle sue estati e che considerava un luogo mitico. Bruno e Matteo ci parlano della produzione letteraria e cinematografica di Pasolini degli anni '60 quando esordisce con Poesie a Casarsa scritte in friulano dichiarando il suo interesse per le minoranze linguistiche. Poi esordisce come romanziere coi Ragazzi di vita e Le Ceneri di Gramsci dove descrive il mondo del sottoproletariato romano. Esordisce come regista con Accattone, La ricotta, Uccellacci e uccellini che possono essere visti come la trasposizione cinematografica dei suoi lavori letterari, metafore dell’Italia sottoproletaria. Pasolini fu uno scrittore scomodo, controverso, processato 33 volte. Per i benpensanti era scandaloso per l’omosessualità che non nascondeva, e tragico per le circostanze ambigue della sua morte, assassinato nella notte del 1975 nella periferia di Ostia. Personalità complessa, travagliata, combattuta tra il bisogno di redenzione e accettazione, ribelle ma affascinato dalla dimensione del sacro; un’intellettuale indipendente con una forte critica sociale, un autore estremamente versatile nel suo immaginario narrativo e creativo. Nessun altro scrittore e registra della sua epoca ha lasciato nel vissuto nazionale e nella memoria collettiva, una traccia simile alla sua, attraverso l’opera e la vita. ll suo Vangelo secondo Matteo, un’enunciazione eretica della passione di Cristo, è forse il più bel film girato sulla vita di Gesù.
Ringraziamo gli sponsor di questo episodio: l’Ambasciata d’Italia a Wellington www.ambwellington.esteri.it e il Ministry for Ethnic Communities www.ethniccommunities.govt.nz
Ondazzurra è in diretta ogni domenica alle 11.20 su 104.6 FM
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